You are currently browsing the tag archive for the ‘MARIO COLTORTI’ tag.
L’AUGURIO DI NATALE DI MARIO COLTORTI CON LE PAROLE DI ELIOT
Ogni anno, alla vigilia di Natale, il Prof. Mario Coltorti, civitanovese, luminare della Medicina, titolare di cattedra allUniversità di Napoli e cultore di filosofia e letteratura, leggeva una lirica del grande poeta e drammaturgo inglese Thomas Stearns Eliot, premio Nobel per la letteratura nel 1948.
Riporto il testo della poesia “La coltura degli alberi di Natale”, nella quale Coltorti ritrovava la sua concezione religiosa della vita, per ricordare la figura di questo illustre civitanovese scomparso cinque anni fa, proprio in questo periodo, al passaggio dell’anno: il 3 gennaio 2009.
Aldo Caporaletti
LA COLTURA DEGLI ALBERI DI NATALE
Vi sono molti atteggiamenti riguardo al Natale
E alcuni li possiamo trascurare:
Il torpido, il sociale, quello sfacciatamente commerciale,
Il rumoroso (essendo il bar aperto fino a mezzanotte),
E l’infantile – che non è quello del bimbo
Che crede ogni candela una stella, e l’angelo dorato
Spieganti l’ale alla cima dell’albero
Non solo una decorazione, ma anche un angelo.
Il fanciullo stupisce di fronte all’albero di Natale
Lasciatelo dunque in spirito di meraviglia
Di fronte alla Festa, a un evento accettato non come pretesto.
Così che il rapimento splendido, e lo stupore
Del primo albero di Natale ricordato, e le sorprese, l’incanto
Dei primi doni ricevuti (ognuno
con un profumo inconfondibile e eccitante).
E l’attesa dell’oca o del tacchino, l’evento
Atteso e che stupisce al suo apparire.
E reverenza e gioia non debbano
Essere mai dimenticate nella più tarda esperienza
Nella stanca abitudine, nella fatica, nel tedio.
Nella consapevolezza della morte, nella coscienza del fallimento
Nella pietà del convertito
Che si potrebbe tingere di vanagloria
Spiacente a Dio e irrispettosa verso i fanciulli
(E qui ricordo con gratitudine anche
Santa Lucia, con la sua canzoncina e la sua corona di fuoco)
Così che prima della fine, l’”ottantesimo” l’ultimo, qualunque esso sia
Le accumulate memorie dell’emozione annuale
Possano concentrarsi in una grande gioia
Simile sempre a un grande timore, come nell’occasione
In cui il timore giunse ad ogni anima
Perchè l’inizio ci ricorderà la fine
E la prima venuta la seconda venuta
Thomas Stearns Eliot
Buon Natale e un migliore Anno 2014 ai lettori di Millepaesi.